

Digitalizzazione e restauro da pellicola 16mm a cura di Cineteca del Veneto e Running TV.
Auto, autobus e persone a piedi accorrono da tutte le strade. Dal Prato della Valle e da tutte le strade che immettono nella vasta piazza, un vario movimento di pullman e di macchine fa da contrasto con il via vai della folla che preme sulla piazza per trovare un posto.
In giugno, le feste antoniane toccano il vertice: mescolarsi tra la folla dai vari accenti d’ Italia, è come insinuarsi nella loro gioia e nella loro letizia. Si snoda lentamente la processione, una fiumana di persone, ricca di bimbi e associazioni, una profusione di fiori e un vaporare di incensi, lenti canti, solenne ondeggiare di stendardi, voci di preghiere, fremito di vessilli e palpito di cuori. Passano i rappresentanti con i loro costumi folcoristici. Passano gli orfanelli, i fratini e i rappresentanti del Portogallo. La folla segue in massa la processione come pure il sindaco e la giunta.
La reliquia del mento viene portata, come da una antica tradizione, dall’associazione macellai della città.
E la benedizione del Santo scende consolatrice su tutti i cuori.